Lo scorso fine settimana il governo ha approvato un decreto legge per istituire, per i prossimi 3 mesi, un bonus di 200 euro sulle bollette dell’energia elettrica per chi ha un Isee fino a 25 mila euro. Secondo le valutazioni del governo la platea interessata è di circa 8 milioni di famiglie, per uno stanziamento di 1,6 miliardi. Lo sconto di 200 euro sulla bolletta della luce sarà aggiuntivo per chi già prende il bonus sociale: si tratta di circa tre milioni di famiglie con Isee fino a 9.530 euro (15 mila con tre figli, 20 mila con almeno quattro figli) che, in base alle norme attuali, hanno diritto a uno sconto sulla bolletta della luce pari, per l’intero 2025, a 168 euro per le famiglie fino a due componenti, 219 euro per quelle con 3 e 4 componenti e 241 per quelle più numerose.

Tutti costoro riceveranno in aggiunta il «contributo straordinario» di 200 euro. Invece, le famiglie che hanno un Isee superiore a 9.530 euro prenderanno solo il bonus di 200 euro dopo aver ottenuto dal portale Inps la certificazione Isee. Il nuovo contributo sarà riconosciuto nel secondo trimestre 2025 a chi ha già presentato l’Isee e nel primo trimestre utile in caso di nuova presentazione, ma attenzione è necessario attivarsi e predisporre un nuovo Isee da presentare. Il decreto legge dispone anche che gli utenti che si trovano nel «servizio di tutele graduali», quello che attualmente offre le bollette meno care, e che se dovessero acquisire la qualifica di clienti «vulnerabili» (perché, per esempio, compiono 75 anni d’età) continuino ad essere forniti dal servizio a tutele graduali fino alla sua scadenza, fissata al 31 marzo 2027, ferma restando la facoltà degli stessi clienti di passare in ogni momento al mercato libero o al servizio di maggior tutela amministrato dall’Arera, l’authority pubblica del settore. Infine nel decreto si prevedono misure per la trasparenza e confrontabilità delle bollette in modo da renderle più chiare a tutti e comprendere il prezzo che si paga con quello che si potrebbe pagare con altro fornitore o contratto, cosa che ora probabilmente possono permettersi di capire solo i premi Nobel.