La Provincia stila un documento per limitare il consumo di suolo

Disciplinare l’installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici

Argomento molto sentito e partecipato quello discusso a fine settimana in consiglio provinciale aperto per approfondire il problema dell’installazione di impianti fotovoltaici e/o agrivoltaici sul nostro territorio. In provincia vi sono 128 impianti fotovoltaici a terra per un totale di 406,3 Mw ed una superficie complessiva, occupata di 857,8 ettari. A questi impianti esistenti vanno aggiunti: •41 impianti per un totale di ulteriori 873 MW e una superficie aggiuntiva di 1.288 ettari che sono in istruttoria per l’acquisizione dell’Autorizzazione Unica; •33 impianti di produzione di biogas/biometano per un totale di 82Mw oltre a quelli autorizzati direttamente dai vari comuni.

Al termine della discussione è stato predisposto un documento da inviare alla Regione che richiede: •tutela dei territori vocati all’agricoltura introducendo il divieto di installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici nelle aree agricole di classi di capacità d’uso del suolo I, II e III, qualora i territori di I classe siano assenti o inferiori al 10% della superficie del territorio comunale, nelle aree con presenza di strutture e infrastrutture irrigue, nelle aree oggetto di colture specializzate. Divieto di installazione nelle aree con vocazione tartufigena, nelle ZPS e delle Aziende Faunistiche Venatorie; •perseguimento dell’obiettivo europeo di conservazione del suolo quale risorsa non rinnovabile e del patrimonio naturale, rurale e paesaggistico rivalutando quanto previsto dalla DGR 4 aprile 2023, n.2-6683 relativamente al consumo del suolo; •individuazione delle aree idonee subordinata alla tutela e al miglioramento delle condizioni ambientali e al pieno rispetto delle risorse agricole, naturali e dei valori paesaggistici e di tutela della biodiversità del territorio interessato, subordinando l’idoneità dell’area a una valutazione del cumulo degli interventi, prevedendo quindi per i territori particolarmente impattati una soglia massima di occupazione del suolo e la perequazione territoriale per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, prevedendo l’assegnazione ad ogni provincia di una quota massima di energia da produrre, calcolata in base alla superficie territoriale di ciascuna provincia, rispetto al target complessivo assegnato alla Regione, oltre la quale non sono più individuate aree idonee sul territorio; •introduzione di vincoli urbanistico/edilizi da inserire nei piani regolatori e nei regolamenti comunali, finalizzati all’introduzione di un obbligo di sfruttamento preliminare delle aree già degradate o delle superfici coperte (con particolare attenzione a quelle in amianto e alle aree industriali, artigianali, commerciali e logistiche), come alternativa all’utilizzo dei terreni agricoli, soprattutto in quei territori ove la presenza di impianti fotovoltaici/agrivoltaici a terra ha già notevolmente impattato il territorio. Da parte sua la Provincia ha in progetto una valutazione del cumulo degli interventi che possa permettere un “calcolo” degli effetti di questi impianti.