“Sono felice a Tortona, lavoriamo a testa bassa. Non sarà facile per nessuno giocare alla Cittadella”

Intervista a Joonas Riismaa

C’è grande entusiasmo intorno al Derthona Basket targato Mario Fioretti che ha iniziato la stagione con un roster in parte rinnovato inanellando due vittorie di grande importanza, alla prima giornata con Milano, inaspettata e meritata e la scorsa domenica ai danni di Treviso nella prima storica sfida di Serie A giocata nella Cittadella dello Sport. Fra i protagonisti della festa andata in scena nel nuovo palazzo Joonas Riismaa, 23enne estone dalla mano educata in prestito da Cantù, autore di 12 punti in appena 14’ giocati ed il 100% dal campo.

Ciao Joonas sei in Italia ormai dal lontano 2016 (avevi 14 anni), com’è stato arrivare qui così giovane? “E’ stato difficile all’inizio ma era quello che volevo ed appena ho avuto l’opportunità di giocare in Italia ed avere la possibilità di farlo come italiano non ho avuto dubbi! Il dubbio lo avevano i miei genitori invece io ero pronto ed ero felicissimo di venire qui e giocare ad un livello più alto. Siena, la mia prima società italiana, mi ha aiutato tanto e anche allenatori come Catalini ed Armellini mi hanno dato una grandissima mano all’inizio”.  Qual è stato l’anno che ricordi con più piacere? “L’anno con Cantù e la vittoria della Serie A2. E’ sempre bello vincere e quello è stato l’anno migliore in Italia. Là ho ancora buoni amici, ci sentiamo spesso”.  Hai un soprannome? “Non ho un soprannome particolare ma molto spesso gli americani mi chiamano Jonny, a loro viene più facile”. Il tuo cibo italiano preferito? “Assolutamente la pizza”. Che emozioni hai vissuto agli Europei? “Eurobasket è stato bellissimo, per come è organizzato, il livello di basket espresso, i campioni in campo. E’ stata un’esperienza fantastica per me che sono ancora giovane, le gare erano difficili e le squadre fortissime ma provare a giocare contro Jokic, Bogdanovic, Porzingis è il massimo per un giocatore di basket, sono stelle della pallacanestro mondiale e mi ha dato tanta carica per continuare a lavorare”.  Il giocatore più forte che hai affrontato ad Eurobasket? “Senza ombra di dubbio Nikola Jokic, fenomenale”. Sei felice dell’approdo al Derthona? “Sono molto felice per me personalmente e per come sta andando la squadra. Due vittorie in avvio sono un gran bel bottino ma è ancora presto, dobbiamo lavorare a testa bassa”.  Conoscevi alcuni compagni di squadra? “Conoscevo quasi tutti per averli affrontati da avversari ma ora stiamo approfondendo la conoscenza e sono contento di come mi trovo con la squadra”. Come si lavora con coach Fioretti? “Stiamo lavorando molto duramente, anche a livello individuale. E’ un coach eccellente con tanta esperienza e tante volte mi ha aiutato a capire bene certe cose e leggere certe situazioni di basket. E’ bello che un coach sia in grado di darti tante informazioni su come giocare e stare in campo”.  Con Treviso 12 punti in 14 minuti, il tuo primo obiettivo è farti sempre trovare pronto? “Ho giocato bene sì e hai ragione quello è il mio obiettivo, dare tutto quando entro in campo per aiutare la squadra a vincere. I mie numeri vengono sempre dopo la squadra”.  L’ambiente della Cittadella ha influito sulla vostra prestazione? “Sicuramente ci ha aiutato tantissimo. Il palazzetto era pieno e si è subito creato il feeling giusto. Non sarà facile per nessuno giocare a casa nostra con tutti i tifosi che ci danno la carica e ci aiutano nei momenti più difficili”.  Come si affronta Trento? “In primis allenandosi bene in settimana come per tutte le avversarie ed essere pronti ad affrontare una gara molto fisica contro una squadra atletica e forte fisicamente. Noi dovremo avere più energia di loro, vogliamo vincere!”.

Trentino. L’Aquila, guidata da coach Max Cancellieri accostato in estate alla panchina del Derthona, è reduce da una stagione davvero importante in cui ha comandato la classifica di Serie A per larghi tratti ed è riuscita a far sua la Coppa Italia, il primo trofeo della società guidata dal presidente Luigi Longhi. In fase di presentazione la dirigenza ha tenuto un profilo molto basso in pieno stile trentino dicendo che l’obiettivo principale  è raggiungere la salvezza il prima possibile, ma con una rosa solida e lunga come quella messa in piedi dai bianconeri si può certo puntare a qualcosa di più di una comoda salvezza. Nel mirino i playoff ed una buona stagione europea in cui provare a tornare a disputare la post-season. Nel gruppo B di Eurocup 1 vittoria e 1 sconfitta, giovedi 16 mentre il giornale è in stampa, sfida a Londra che potrebbe influire negativamente sulla giornata di campionato iniziato con una larga vittoria ai danni di Cantù (+40) e la sconfitta con Brescia.

Il roster. A dettare i tempi di gioco sono due esterni americani, DeVante’ Jones e DJ Steward con Toto Forray dalla panchina, attenzione a Khalif Battle nello spot di guardia e poi tanti giocatori oltre i due metri, le ali Matas Jogela (lituano), Peyton Aldridge, Andrej Jakimovski, Theo Airhienbuwa ed il giovane Niang ed i centri Jordan Bayehe (204 cm) e Selom Mawugbe (207).  

Precedenti. In Trentino 2 sconfitte, 85-80 prima stagione di A, 83-81 ’23/’24. 2 vittorie: 73-75 ’22-’23 e 85-89 lo scorso anno.  

D.M.

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