Forse la questione degli “algoritmi assistenziali” sulle ambulanze del 118 ha trovato una soluzione dopo l’incontro fra Regione, Azienda Zero e ordini dei medici e degli infermieri. Il progetto innovativo di Azienda Zero, cioè l’ambulanza 118 senza medico ma con infermieri altamente specializzati supportati da algoritmi clinico assistenziali infermieristici (Acai) per assicurare analgesie corrette, che avrebbe dovuto essere operativa a ottobre aveva incontrato forti perplessità da parte di molti sindaci, tranne Chiodi che si era trovato subito d’accordo.
Gli infermieri avrebbero dovuto salire sulle ambulanze e sostituire i medici che avrebbero dato disposizioni via telefono. Ora i dubbi sembrano appianati. Come dice l’assessore regionale alla sanità Riboldi “Con l’accordo raggiunto si è ricucito lo strappo tra professionisti sanitari”. Nell’accordo si legge “La Regione Piemonte considera il medico del 118 quale elemento indispensabile per la tutela della popolazione, sia nel ruolo di medico di centrale operativa sia per gli interventi classificati come codice rosso e/o critici, compresi quei casi dove si manifesta la necessità di somministrare farmaci analgesici stupefacenti”. In parole povere, pur persistendo la carenza di medici e infermieri sarà garantita la presenza con il 118 di un’auto medica dotata di autista, infermiere e medico per i casi in codice rosso cioè per i pazienti più critici. Negli altri casi l’ambulanza sarà provvista solo di infermiere. A tal proposito il sindacato che li tutela ha già richiesto l’adeguamento degli stipendi.